La presenza di una possibile associazione causale tra vaccinazione con il vaccino Mpr e autismo è stata estensivamente studiata.
SCIENZIATI,
ESPERTI E MEDICI CONTRO L’ IPOTESI
DI UN NESSO CAUSALE TRA MPR E AUTISMO
Nessuno degli oltre 20 studi condotti negli ultimi 13
anni ha confermato che possa esserci una relazione causale tra vaccino Mpr e
autismo. Inoltre, gli stessi autori dello studio inglese hanno successivamente
ritirato le loro conclusioni e dichiarato che i dati presentati erano insufficienti
per stabilire un’eventuale relazione causale [Murch SH, Anthony A, Casson DH,
Malik M, et al. Retraction of an interpretation].
Nel 2010 la nota rivista medica “The Lancet”, che aveva
pubblicato lo studio sopra citato nel 1998, ha formalmente ritirato tale
articolo. Oltretutto è stato recentemente riportato che, oltre ai difetti
epidemiologici di questo studio, numerosi fatti circa la storia anamnestica dei
pazienti fossero stati alterati dall’autore per supportare i risultati e che
l’intero studio fosse distorto da interessi economici .
La possibile relazione tra vaccini Mpr e autismo è stata ampiamente analizzata da un gruppo indipendente di esperti negli Usa (Institute of medicine) il quale, sulla base di una approfondita revisione degli studi clinici ed epidemiologici esistenti, ha concluso che le evidenze disponibili respingono l’ipotesi di una relazione causale.I Centers for disease control and prevention (Cdc) statunitensi e altre organizzazioni inclusa l’American academy of pediatrics, un’organizzazione professionale con 60 mila membri, hanno raggiunto le stesse conclusioni.
Una recente review [Gerber SJ, Offit PA] ha, inoltre,
riportato e valutato i numerosi studi epidemiologici condotti in diversi Paesi
europei e americani per indagare la relazione tra vaccino Mpr e autismo,
concludendo che non esiste un nesso causale.
Inoltre, i potenziali meccanismi biologici finora
ipotizzati per spiegare come il vaccino Mpr possa scatenare l’insorgenza di una
sindrome autistica sono solo teorici e non supportati da evidenze
scientifiche. Non è stato dimostrato che il vaccino trivalente sia causa di
infiammazione cronica intestinale o perdita della funzione della barriera
intestinale, né esiste alcuna evidenza di un possibile ruolo del sistema
immunitario nell’autismo.
L’insieme degli studi pubblicati indica, quindi, che non
ci sono elementi che sostengono un nesso causale tra la somministrazione dei
vaccini Mpr e il disturbo autistico. (http://www.epicentro.iss.it/temi/vaccinazioni/MPR_autismo.asp)
SCIENZIATI, ESPERTI E MEDICI PRO L’ IPOTESI DI UN NESSO CAUSALE TRA MPR E AUTISMO
La comunità
scientifica afferma che non ci sono studi scientifici conclusivi che dimostrano
come l’autismo è causato dalle vaccinazioni. E’ anche vero che il mondo medico
si divide ogni giorno di più, conferma la necessità di valutare caso per caso, e una correlazione appare sempre più
ipotizzabile per la medicina legale.
Coloro che si oppongono in modo critico e scientifico alle
scriteriate campagne vaccinali dell’infanzia, formano un potente e valido atto
d’accusa.
Per esempio non
esistono studi a lungo termine, non esistono studi in doppio cieco per
qualunque vaccino somministrato nell’infanzia, non è mai stato dimostrato che i
vaccini sono immuni da responsabilità nel causare la sindrome autistica, lo
stesso manuale della Merck definisce la “encefalite” come una infiammazione del
cervello causata da una malattia o da un vaccino.
Anch’essa ammette quindi una correlazione
tra autismo e vaccinazioni.
La MERCK è tra le società leader a livello mondiale in
soluzioni innovative nel settore farmaceutico, delle scienze della vita e
all'avanguardia nella produzione di materiali e tecnologie ad alte prestazioni.
Merck: “l’encefalite è l’infiammazione del cervello
che si verifica quando un virus infetta direttamente il cervello o quando un
virus o qualche altra cosa innesca l’infiammazione. L’encefalite può avvenire
in diversi modi. Un virus infetta direttamente il cervello. Un virus che ha
causato un’infezione in passato si riattiva e danneggia direttamente il
cervello. Un virus o un vaccino innescano una reazione che rende il tessuto
cerebrale attaccabile dal sistema immunitario (reazione autoimmune)“.
Gabriele Milani - infermiere, divenuto
freelance per dovere di informazione, ma soprattutto padre di un bambino di 6
anni che ha presentato reazione avversa alla somministrazione dei vaccini
anti-infettivi nella forma di ENCEFALOPATIA IMMUNO-ALLERGO-TOSSICA, che ha
danneggiato lo sviluppo cerebrale ed evolutivo del bambino, sino a realizzare
nel tempo il quadro clinico di disturbo autistico con grave deficit cognitivo:
I vaccini sono studiati per rendere reattivo il sistema
immunitario ad un allarme affinché produca anticorpi. Sfortunatamente, alcune
persone, hanno una predisposizione del loro sistema immunitario ad intervenire
in modo più drastico di quanto previsto, ed ecco che accade l’irreparabile.
Se guardate il foglietto illustrativo di un vaccino,
soprattutto di quelli in circolazione negli Stati Uniti (perchè qui in Italia
c’è una progressiva omissione di informazioni) si legge che l’encefalite è una
reazione “rara” con possibile sequela evolutiva nell’autismo.
Collettivo Autonomo Soggetti Autistici –
alternativa totalmente svincolata da interessi e/o condizionamenti di
associazioni e/o federazioni nazionali che vivono esclusivamente di benefici e
accreditamenti senza nulla ottemperare alla reale necessità di aiuto che molte
famiglie richiedono, sia dal punto di vista informativo che dal punto di vista
sanitario e socio-economico:
L’autismo è una vera e propria pandemia: lo dicono i numeri
che scoppiano tra le mani in più parti del mondo e che nessuno sa più
giustificare con ricerche scientifiche appropriate. Anche i dinosauri hanno
capito ormai che i vaccini causano modifiche al DNA e rovinano l’esistenza ai
nostri figli.
Dott. Stefano Montanari, bolognese di nascita
(1949), modenese di adozione, laureato in Farmacia nel 1972 con una tesi in
Microchimica, ha cominciato fin dai tempi dell’università ad occuparsi di
ricerca applicata al campo della medicina:
Credo che la mia posizione sui vaccini, almeno così come
sono prodotti e somministrati oggi, sia chiara. A dispetto delle ingenuità
sparacchiate da qualche tromboncino dell’Istituto superiore di sanità,
continuare a trovare inquinanti particolati non biodegradabili né
biocompatibili nelle fiale o nelle siringhe preconfezionate è un fatto che non
dovrebbe far dormire sonni così tranquilli ai burocrati. Oggi, per quel po’ che
riusciamo a fare in laboratorio, siamo a 22 casi positivi, vale a dire 22
rilevamenti d’inquinamento da particelle, su 22 prodotti analizzati e, se chi
istituzionalmente è chiamato a controllare se ne infischia bellamente, beh,
forse è meglio che cambi mestiere perché certo noi non abbiamo bisogno di
personaggi cui passiamo non proprio trascurabili stipendi e di cui abbiamo il
diritto di poterci fidare.
“.. che le vaccinazioni praticate nei bambini rasentano o
superano la soglia del crimine è mia opinione più volte espressa.”
Molti altri medici,
ma soprattutto genitori denunciano l’esistenza di alcuni vaccini, come il
vaccino mpr proprio per aver visto le brutte conseguenze sul paziente o sul
figlio proprio successivamente alla vaccinazione.
Nessun commento:
Posta un commento