venerdì 30 novembre 2012

Cosa sono i vaccini?


Introduzione

La vaccinazione è un fondamentale intervento di Sanità Pubblica, che si prefigge di proteggere sia l'individuo che la comunità. Le vaccinazioni sono un presidio preventivo fondamentale per la salute, ed hanno permesso di ridurre in maniera estremamente rilevante sia il numero di patologie gravi, che la mortalità dei bambini vaccinati e le forme di disabilità nel mondo.

I vaccini utilizzati correntemente rispondono a rigorosi criteri di efficacia dell'azione vaccinale e di sicurezza clinica del preparato.


Vaccino

vaccino pronto per l'uso
Il vaccino è un preparato contenente materiale costituito da proteine complesse a DNA eterologhe, cioè estranee, provenienti da microrganismi o parti di essi, opportunamente trattato per non perdere le proprietà antigeniche, e finalizzato ad essere utilizzato nel conferimento di immunità attiva al soggetto cui viene somministrato. L'immunità deriva dalla stimolazione, nel soggetto ricevente, alla produzione di anticorpi neutralizzanti il microrganismo stesso.


Storia

Il nome, ancora oggi utilizzato per indicare tale strumento di lotta alle malattie, fu proposto da Louis Pasteur ad un congresso internazionale di Medicina a Londra "al merito e agli immensi servizi resi da uno dei più grandi uomini dell'Inghilterra: il vostro “Jenner", il primo ad aver innestato un vaiolo benigno dalle mammelle delle vacche (da qui appunto "vaccino") nella prevenzione del vaiolo umano, dando vita alle prime vaccinazioni secondo criteri scientifici riconosciuti dalla Royal Society.

La distinzione tra vaccini è legata alle modalità di creazione, produzione, estrapolazione delle sostanze vaccinali:

-vaccini da germi, attenuati (resi cioè meno virulenti)
-vaccini da anatossine (tossoidi)
-vaccini da subunità (frazioni di microrganismi)
-vaccini da prodotti microbici.

Tra i vaccini più diffusi: vaccino antivaioloso, vaccino antirabbico, antitetanico, vaccino antipoliomielitico, vaccino antitubercolare, vaccino antinfluenzale, vaccini plurivalenti (ad es., esavalente), anti-epatite A.


In Italia

In Italia esistono dei vaccini obbligatori per legge e vaccini raccomandati.

Entrambi seguono un calendario vaccinale ben definito.


Il Decreto Ministeriale del 7 aprile 1999-art. 1 (e il Piano Sanitario Nazionale 1998-2000 di cui ord. n. 228 del 10/12/1998) ha stabilito che le vaccinazioni obbligatorie sono quattro: antidifterite, antitetanica, antipoliomelite, antiepatite virale B.

Vaccinazioni consigliate non obbligatorie in età pediatrica sono: l’antimorbillo-parotite-rosolia (MPR), la vaccinazione contro le infezioni invasive da Haemophilus influenzae b, l’antimeningococcica, l’antiparotite, l’antirosolia.

Esistono anche delle vaccinazioni consigliate da effettuare in caso di viaggi all'estero, in particolare in Stati o zone caratterizzate da un'alta endemia per determinate patologie infettive.

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